domenica 23 giugno 2024, ore 18
Conversazione a più voci ad illustrare origine e sviluppo delle marinerie del medio Adriatico ed in particolare di quella pesarese nei secoli dell’età moderna conseguentemente all’immigrazione di gruppi di pescatori soprattutto da Chioggia e dall’isola di Burano.
La ricerca sulle comunità costiere adriatiche nei primi secoli dell’età moderna, all’interno di un più ampio progetto di studio sulla storia della pesca nel Mediterraneo, ha permesso di far luce sulla formazione della marineria di Pesaro in virtù di contatti con realtà marittime più evolute. Grazie ad un interscambio con alcune società costiere formatesi in ambienti lagunari, dai decenni centrali del secolo XVI, si attiva un’importante evoluzione delle attività alieutiche, conseguente alla pressione demografica in atto e, al contempo, ai nuovi indirizzi alimentari sollecitati nei paesi di area cattolica dalla precettistica religiosa. Viene così a costituirsi, lungo alcuni tratti litoranei, una nuova società, orientata ad una gestione delle risorse con attività stagionali, che alterna ai tradizionali mestieri della terra un più razionale sfruttamento delle acque più prossime alle rive. Con il trasferimento poi delle tecniche di cattura, già sperimentate nelle aree lagunari, anche in mare aperto, si assiste, dal Cinquecento in poi, ad una inaspettata “rivoluzione piscatoria” con il potenziamento della pesca alturiera.
Interventi:
I Buranelli. Gente di mare, gente del mondo
Francesco Buranelli
Presidente della Commissione permanente per la tutela
dei Monumenti Storici e Artistici della Santa Sede
Burano, l’isola dei pescatori
Luigi Divari
Museo della Marineria di Pesaro
Dalla laguna ai porti di ‘sottovento’
Maria Lucia De Nicolò
Università di Bologna