SERVIZI CULTURALI – OFFERTA DIDATTICA – VISITE GUIDATE
La sede. L’idea di un polo museale
Il Museo della Marineria di Pesaro, intitolato a Washington Patrignani (1915-1988), a cui si deve gran parte dei materiali esposti (strumenti di lavoro, capi di abbigliamenti, utensili vari, recuperati dalle vecchie famiglie del porto), già oggetto di una mostra permanente realizzata negli anni ottanta, ha sede in una villa in stile liberty con parco, ubicata a ca. 200 m. dalla spiaggia.
L’intero complesso, già appartenuto alla famiglia Molaroni, (titolare della omonima manifattura di ceramiche artistiche fondata nel 1880), acquistato nel 1970 dal Comune di Pesaro, è stato restituito al suo primitivo splendore grazie ad un oculato restauro dell’edificio e al risanamento del parco effettuati da RENCO Spa a seguito di una convenzione sottoscritta nel 2003 dall’amministrazione comunale con Rinaldo Gasparini, titolare della sopranominata “Società di ingegneria e costruzioni attiva nel settore Energia, Oil & Gas e infrastrutture”, leader nel mondo, che oggi sostiene finanziariamente anche la gestione della struttura museale.
Riaperta nel 2007, la villa ospita oggi un museo innovativo rispetto al concetto classico, facendosi polo coordinatore non solo di un’inedita lettura dei materiali esposti, arricchiti con l’allestimento di mostre periodiche correlate ai temi guida che caratterizzano le sale e da iniziative didattiche di supporto, ma anche di iniziative itineranti, programmate al di fuori dal museo, in collaborazione con soggetti pubblici e privati, per eventi in città e nei territori limitrofi, funzionali a far conoscere e apprezzare le tradizioni e la cultura del mare e a promuovere la concretizzazione dell’Ecomuseo del litorale. Quest’ultimo progetto, ideato nel 2011, che trova coordinamento appunto nel Museo della Marineria, è stato avviato con azioni sperimentali nel 2011 a Gabicce Mare, dove si è costituito l’Ecomuseo “Casa del porto”, collegato con le programmazioni di Villa Molaroni.
L’ “Ecomuseo del litorale pesarese” è sostenuto dalla Provincia di Pesaro Urbino, che, nel 2012, ne ha promosso la fattibilità all’interno di AdriaMuse, progetto europeo ispirato alla valorizzazione turistica del patrimonio culturale sulle due sponde dell’Adriatico, favorendo l’attivazione di un museo all’aperto, con una mappatura di itinerari, da Gabicce a Casteldimezzo, a Fiorenzuola di Focara, a Pesaro, fino a Fano, indirizzati alla scoperta di paesaggi naturali e umani, monumenti, opere d’arte, saperi, sapori, produzioni artistiche e artigianali, antiche e nuove identità maturate dalle comunità costiere in un arco cronologico che va dall’antichità preromana ad oggi. Museo e laboratorio di ricerca, tutela e valorizzazione dei contenuti e delle esperienze acquisite sono le coordinate su cui lo staff operativo, formato da ricercatori ed educatori, supportati dalla collaborazione di un’équipe multidisciplinare di esperti facenti parte del comitato scientifico del museo, muove le varie attività didattiche e di comunicazione per far conoscere l’identità marittima di Pesaro e più in generale la civiltà adriatica, alle quali si aggiungono periodicamente eventi e incontri, nazionali e internazionali per scambi e confronti sul lungo periodo con altre realtà marittime del Mediterraneo.